Come fare per richiedere un piccolo prestito Inps ex Inpdap?

Per tutti coloro che sono iscritti alla Gestione Unitaria delle prestazioni sia sociali che creditizie, per piccole esigenze, l’Inps prevede la richiesta di piccoli prestiti per tempi brevi, da restituire mediante delle rate costanti oppure con trattenute culla pensione o sullo stipendio. Non è obbligatorio allegare nessun documento che ne giustifichi l’uso, nè tanto meno che contenga delle motivazioni a tal riguardo.

Cos’è il prestito INPS e chi può richiederlo

Questi piccoli prestiti sono concessi a seconda della disponibilità del denaro da parte dell’Istituto.

Il piccolo prestito Inps può essere richiesto dai pensionati pubblici e dai dipendenti che sono regolarmente iscritti alla gestione unitaria del fondo credito.

Il dipendente che invece è in servizio direttamente presso un ente statale è iscritto obbligatoriamente a questo fondo e versa la sua quota mediante una trattenuta all’interno della busta paga.

In realtà possono essere richiesti prestiti pari alla mensilità singola, ossia da 1 a 4 mensilità nette di pensione o di stipendio restituibile in un anno per i prestiti annuali e 24 rate per un prestito biennale e cosi via in base alle rate andrà anche il tempo di restituzione.

I piccoli prestiti possono essere chiesti anche mediante una doppia mensilità di pensione o di stipendio a patto che chi ne fa richiesta non abbia altri problemi legati a trattenute in corso sulla propria pensione o stipendio.

Nel caso di una persona pensionata invece, la trattenuta riguardante il prestito Inps non può e non deve superare il quinto cedibile.

I tassi d’interesse del prestito INPS

Sull’importo della prestazione viene applicato un tasso di interesse, un fondo rischio e una aliquota riguardante le spese dell’amministrazione.

Il tasso di interesse in un anno si aggira intorno al 4,25%, il fondo rischio dipende dall’età del richiedente e dalla durata del piccolo finanziamento e infine vi sono le spese di amministrazione che ammontano allo 0,50%.

I prestiti dovranno essere restituiti in 12 rate o multipli di esse e dovranno essere costituite dalla quota del capitale e la quota riguardante gli interessi.

Come richiedere il prestito INPS

I dipendenti pubblici che sono iscritti a questo fondo, ancora in servizio, potranno presentare domanda sul modulo reso noto direttamente dall’Istituto attraverso l’amministrazione di appartenenza che la invia all’Inps solo in modo telematico.

Potrete scaricare il modulo direttamente sulla pagina interessata. Per quanto riguarda i pensionati, essi possono inviare la domanda solo in modo telematico, mediante il servizio online dell’Inps seguendo tutte le istruzioni, oppure rivolgendosi al numero messo a disposizione 803 164 la cui chiamata è gratuita da parte di un telefono fisso, oppure al numero 06164164 da cellulare.

Inoltre è bene sapere che per coloro che sono dipendenti pubblici con contratto a forma determinata il prestito potrà avvenire solo in anni che mancano alla scadenza del contratto stipulato.

Il pagamento avverrà mediante accredito sul conto corrente bancario o posta e usato da chi ne fa richiesta; mentre per i pensionato si fa riferimento all’Iban usato già per l’accredito della pensione.

La prima rata che consiste nella restituzione comincia ad essere trattenuta a partire dal secondo mese in cui viene concesso il piccolo prestito Inps.

Nel caso di una estinzione anticipata il richiedente può far richiesta di un altro piccolo prestito solo dopo che siano passati i tempi stabiliti dalla legge dal precedente prestito Inps.


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